La possibilità di sfogliare le pagine di Cities and cemeteries of Etruria del Dennis, e ugualmente di Byways in Southern Tuscany della Putnam Hooker, ci permette di sbirciare attraverso il sipario del tempo e di svelare l’aspetto passato dei luoghi che ci sono oggi così familiari.
Per un archeologo questo è uno strumento di lavoro prezioso.
Tuttavia, anche i non addetti ai lavori, possono apprezzare facilmente questo genere di divertissement: ripercorrere con gli autori strade quotidianamente familiari, ma così diverse in passato; rivivere il fascino della prima scoperta della Tomba della Sirena, così degradata, ma così pittoresca per i romantici artisti di fine ottocento; riconoscere tratti persistenti dello spiritus loci, comuni alla popolazione di allora come a quella contemporanea, come la cordialità, la franchezza e l’ironia.
Differenti punti di vista
Gli autori che presentiamo sono molto diversi tra loro, distribuiti come sono tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo, ma sono tutti l’espressione di quella grande fortuna che godette in passato l’esplorazione delle antichità italiche che portò i primi turisti nella Maremma del Tufo.
All’inizio, questi sfidanrono la malaria e i dirupi, dormendo coi contadini e viaggiando in compagnia del proprio taccuino dei disegni, in seguito, più comodamente, godettero dei primi alberghi e delle prime automobili, oltre ai nascenti servizi per il turismo, armate di moderna macchina fotografica.
Leggere il Dennis è come avventurarsi in un resoconto salgariano mischiato a un noioso trattato di cultura artistica etrusca: non dimentichiamo che il Nostro non aveva potuto studiare, e che dovette sempre difendersi dallo sprezzo della comunità scientifica.
Le nostre autrici, consumate scrittrici di guide turistiche, fanno più appello agli aspetti emotivi, gettando le basi di quello che oggi chiamiamo, sapendo più o meno di che cosa parliamo, “turismo emozionale o esperienziale”.
In generale, sono tutte pagine di lettura godibilissima, scritte per essere lette a bassa voce, immaginando con gli occhi socchiusi, grazie alla dovizia di dettagli, i colori, gli odori e persino i sapori della Maremma del Tufo di allora.
Lo spettacolo
Con il Teatrarcheo del 27 agosto alle 17 a Palazzo Bourbon del Monte di Sovana, abbiamo, tuttavia, voluto offrire un assaggio di tutto ciò, pur adattandolo alla lettura recitata.
Grazie ai Sogni in Teatro e all’Arte di Francesca Ventura e Giacomo Rosselli, accompagnati dai MistiCanti Popolari, siamo certi che solleticheremo la curiosità e l’amore per queste terre.
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